Lisbona, arriviamo!

Dopo la fantastica esperienza del Mind Rights Film Festival a Lisbona è arrivato il momento di pubblicare le impressioni di chi ha vissuto quei giorni densi di novità.

IMG_0573

“Cinque novembre 2014, sono mesi che aspettiamo questo giorno. Si parte per Lisbona. Mattia ha realizzato un cortometraggio, Simona ha mantenuto i contatti e Angela ha preparato i panini, siamo davvero pronti. Da quando siamo stati a Roma questa storia dei festival ha galvanizzato un pò tutti.  Era una lontana speranza quando qualche mese fa abbiamo inviato il nostro lavoro al Mind Rights Film Festival di Lisbona. Nessuno poteva seriamente credere che ci avrebbero selezionati e invece nei sogni bisogna crederci, perché a volte si avverano. Io con Mattia, Simona, Renzo, Beppe (così gli amici lo chiamano) e Angela, formiamo una squadra davvero forte. Si decolla! Dopo poco meno di tre ore siamo a destinazione. Qualche problema, scegliamo di sederci e fare qualche foto prima di ingarbugliarci con linee blu, rosse e gialle della metro, con le guide della città tenute sempre a portata di mano. Il primo impatto con la città è stato bello: palazzi giganteschi con pareti rivestite di maioliche, un’architettura mozzafiato, la foce del fiume che va all’oceano, i vicoletti in salita.  L’unica confusione è stata orientarci per arrivare all’albergo. Per il resto notiamo la gente cordiale, il traffico non ingolfato, poi l’albergo bello e vicino alla Fondazione Gulbenkian, meta del nostro pellegrinaggio e sede del festival. Abbiamo modo di riposarci qualche minuto, ma siamo a Lisbona con un obiettivo ben preciso: vincere il festival, anche se con i sogni bisogna andarci cauti. Sappiamo che Mattia ha fatto un buon Lavoro, lui è una persona capace ed è grazie a lui se siamo stati selezionati, ma noi ormai siamo una squadra ed il merito è di noi tutti. Subito veniamo accolti con un occhio di riguardo, siamo l’unica delegazione di operatori e utenti presente. Il documentario è stato visto e ci invitano al pranzo di gala con nostra piena soddisfazione. Arriviamo al pomeriggio, lasciamo Mattia lavorare alla fondazione e noi andiamo in giro per la città. Il giorno seguente ci alziamo presto e ci gustiamo il panorama di Lisbona a bordo di un bus turistico per essere poi pronti alle 16,00 a ritirare il nostro premio. Non vinciamo nessun premio, però ci invitano di nuovo a cena e noi ci andiamo felicissimi di essere stati invitati. Siamo in un’osteria, ad una tavolata composta da italiani, portoghesi, irlandesi, inglesi. Si parla un po’ in tutte le lingue ma ci si capisce benissimo e finisce sempre tutto in grandi risate. La sveglia suona presto all’indomani mattina. Ormai è ora di ripartire, ma non prima che una gentilissima e assai graziosa ragazza di Roma conosciuta al festival ci porti a gustare una prelibatezza del posto. Sbrigati gli ultimi convenevoli e salutati gli amici è ora di dirigersi in aeroporto. Come tutti partiamo con un pizzico di nostalgia, con il pensiero di avere trovato degli amici e con il desiderio di avverare altri sogni”.

Giuliano Cuoghi

“E’ stata un’esperienza dura, in quanto era la prima volta che andavamo là, in aeroplano. C’erano da fare molte cose: tipo timbrare i biglietti, prendere la metropolitana, spostarsi per Lisbona, fare le riunioni. Siamo partiti dall’aeroporto vicino Bergamo, dove hanno fatto controlli di routine. Avevamo con noi tutto l’occorrente: medicine, vestiti, soldi, caramelle per il volo (perché non si poteva fumare). Al ritorno solito giro di controlli in aeroporto, dall’aeroporto di Lisbona a Bergamo. A Lisbona, nel tempo libero, andavamo a mangiare nei vari ristoranti e pizzerie e abbiamo notato che il cibo più tipico era il baccalà. In tali luoghi vi erano diverse persone di varie nazioni e abbiamo scoperto di avere tutti tante cose in comune. Siamo saliti anche su una torre dove si vedeva la maggior parte di Lisbona. Nel tempo libero, grazie ad un pullman turistico aperto sopra abbiamo fatto il giro di Lisbona ed è stato molto bello. La mia impressione sui film proiettati, vincenti e non, mi ha fatto pensare che il migliore era il nostro in quanto sdrammatizzava molto e faceva divertire”.

Renzo Ruffini

“Io, Giuliano, Renzo, Simona, Angela e Mattia siamo andati a Lisbona per la proiezione del nostro cortometraggio. Siamo partiti dalla comunità per prendere l’aereo a Bergamo e siamo arrivati a Lisbona. È stato un viaggio lungo, durato tre ore. Poi siamo arrivati e abbiamo visitato il centro a piedi, poi siamo saliti su un pullman che ci ha mostrato con una audio guida la città. Dopo la visita siamo tornati nello stesso posto di partenza e siamo scesi. Dopo siamo andati a mangiare in un ristorante bello. Lì ho mangiato braciole impanate e patatine. Poi siamo usciti dal ristorante e siamo andati a vedere il cortometraggio ed è andato tutto bene, anche se non abbiamo vinto alcun premio. Siamo stati a visitare il porto di Lisbona, c’era il sole che picchiava e siamo stati al calduccio”.

Giuseppe Pisciotta

 IMG_0564

Guida video per ricomporre la sfera 3D

Ecco finalmente un rapido tutorial per ricostruire la sfera prodotta con la nostra stampante 3D.
Grazie a Enrico e Maria per la realizzazione del video.
P.S. per tutti quelli che l’hanno ricevuta, raccontateci come avete utilizzato la sfera a casa o al lavoro (o altrove)