Si parla di crisi congiunturale, strutturale o di sistema per definire una crisi economica. L’economia si interessa di tutti gli aspetti di consumo e dei suo corrispettivi spesa e risparmio. Fare una storia sull’attuale crisi non servirebbe a molto se l’intento è fare qualcosa per uscirne. Sul come uscirne il dibattito è sul tavolo di molti economisti molti dei quali vorrebbero un ritorno alla Lira e vorrebbero uscire dalla zona Euro. Questa idea mi sembra un suicidio. Ottimo per uscire da una crisi ma la conseguenza è la morte politica, cosa inaccettabile da una nazione come la nostra. Una proposta un poco più coraggiosa è quella di rilanciare il consumo. Per fare in modo che si rilanci il consumo bisogna ridistribuire il reddito in modo che le famiglie abbiano maggiore capacità di acquisto, in questo modo si rilanciano le imprese che sono chiamate a produrre e si crea occupazione. Negli anni scorsi si è chiesto agli italiani di fare sacrifici con lo spauracchio che eravamo in un periodo di crisi, e penso si siano fatti, ora deve avvenire il rilancio. Per far questo occorrono risorse. Penso che ai pensionati con meno di ottocento euro al mese non si possa chiedere molto altro. Capitali ingenti in forma di un maggiore carico fiscale si potrebbero ottenere dalle pensioni che fino ad ora hanno avuto il privilegio di non subire la crisi, con conti alla mano un buon calcolatore potrebbe fare una stima precisa di chi in questi anni ha percepito, e questi capitali devono necessariamente rientrare nella cosa pubblica. La medesima operazione andrebbe fatta sulla popolazione attiva. Non ultime, le banche devono far emergere capitali in forma di prestito a garanzia di chi ha avuto il coraggio di mantenere un’impresa con enormi sacrifici in attesa che il mercato si riprenda.
Se si uscirà da questa crisi con un sistema rafforzato, con più garanzie ed equità per tutti, il nostro paese potrà attingere al suo patrimonio che è di eccellenza in tutti i suoi molteplici aspetti. Non dipingo lo scenario più pessimistico, perché credo che si uscirà in un modo o nell’altro dalla crisi, vorrei fossero fatti i passi indispensabili a ridare dignità al nostro paese e non dar credito a persone mediocri che legiferano senza cognizione di causa mal consigliati, cattivi politici che antepongono interessi di parte alla cosa pubblica. Capisco che qualcuno storcerà il naso, ma se non si interviene si potrebbero aprire scenari ancora più gravi dell’attuale situazione, che è già gravissima.
Giuliano