Una cena diversa dal solito

IMG_0343La Pasqua Ebraica, che prende questo nome dalla parola ebraica pasaq, cioè “passaggio” dalla schiavitù egiziana alla liberazione attraverso l’esodo del popolo israelita guidato da Mosè e Aronne verso la terra promessa, è caratterizzata da numerose simbologie e rituali, in quanto questo avvenimento è ricordato tutti i  giorni nelle preghiere ed è il momento storico fondante dell’architettura della teologia ebraica.

La Bibbia, nei libri dell’esodo e del levitico, parla già, in testi databili intorno al VI-VII secolo
avanti era volgare, delle prescrizioni per questa solennità. Innanzitutto il mangiare pane non lievitato, in quanto nella fretta della fuga non c’era possibilità di impastarlo, e l’agnello pasquale che doveva essere mangiato arrostito da ciascuna famiglia. La Bibbia impone poi per otto giorni di non mangiare o bere alcuna cosa lievitata e di astenersi dal lavoro il primo e l’ultimo giorno della ricorrenza.IMG_0345

Ai tempi del Tempio di Gerusalemme convergevano nella grande città decine di migliaia di persone per immolare il sacrificio e celebrare la cena rituale. Dopo la distruzione del Tempio da parte dei romani nel 70 d.C. la Mishna (la messa per iscritto delle tradizioni orali ebraiche da parte dei rabbini che riorganizzarono la liturgia senza tempio nel I secolo) cristallizza il cerimoniale della cena che dopo quasi duemila anni, salvo alcune varianti liturgiche del Talmud (studio scritto della legge risalente al VI secolo era volgare), è uguale a quello celebrato oggi: la sera dell’antivigilia si elimina in ogni casa ebraica e nelle sue pertinenze qualsiasi cosa a base di frumento, granturco, orzo, avena, malto e spelta e i residui di briciole di questi cibi vengono poi bruciati la mattina della vigilia. Ora in quella casa per otto giorni vigerà la tolleranza zero verso tutto ciò che fermenta.

IMG_0344La sera si celebra il seder, cioè l’ordine delle azioni liturgiche che compongono il cerimoniale del pasto rituale. Sul tavolo vi è un vassoio con tre pani azzimi coperti da una tovaglietta, un uovo sodo (simbolo del ciclo della vita), delle erbe amare, un impasto di datteri e spezie che ricorda il cemento con il quale gli schiavi ebrei impastavano i mattoni per gli oppressori egiziani. Per seguire il cerimoniale tutti i commensali hanno un libro detto “della narrazione”, che contiene tutti i brani da recitare. Sulla tavola solo bottiglie di vino ritualmente puro cioè preparato da ebrei osservanti del Sabato sotto sorveglianza rabbinica così come i pani azzimi che provengono dalla terra d’Israele. A questo punto il bambino più  piccolo della tavola chiede come mai questa sera sia così diversa da tutte le altre sere e come mai si mangia pane azzimo ed erbe amare.IMG_0346

A questo punto, dopo aver tolto e rimesso il vassoio sul tavolo per incuriosire i bambini, inizia la narrazione della schiavitù e della liberazione. Si legge di rabbini che passano la notte a  parlare della liberazione, delle dieci piaghe, dei doni del Signore, che sarebbero stati molti anche se ce ne avesse dati pochi, ed inoltre si cantano i salmi alleluiatici e le benedizioni sui bicchieri di vino e sul boccone composto da datteri , erbe amare  e pani azzimi. Dopo tutto questo si cena, strettamente kasher (puro, conforme alle regole), e dopo la cena si recita la benedizione e quindi anche alcuni canti tradizionali di ogni comunità, che a Modena, in un paio casi, è d’uso leggere in dialetto. Questa lunga veglia rituale si conclude con la rituale frase “L’anno prossimo a Gerusalemme!”

Buona Pasqua a tutti!

 

Antonio

Wicca… ma che cos’è’?

Wicca-206x300Molti di voi vedendo il titolo di questo articolo saranno rimasti un poco sorpresi dal suo oggetto. Wicca è una parola di origine inglese diminutivo della parola witchart che signifia stregoneria. A differenza di quanti si stupiranno la Wicca è una religione di origine pagana creata dalle antiche popolazioni celtiche del nord Europa  fin da tempi remotissimi. La wicca non ha niente a che fare con il diavolo od il satanismo, ma in realtà è una religione della natura che si manifesta nei suoi cicli che vengono celebrati dai suoi seguaci nei solstizi e negli equinozi con particolari riunioni. Una di queste occasioni è il 31 ottobre che in Italia è diventata celebre, come del resto in America, soprattutto per i suoi risvolti commerciali anche se in realtà migliaia di congregazioni di streghe in tutto il mondo la celebrino. Il new age, di cui abbiamo parlato in un precedente pezzo, annovera la religione della wicca fra le sue pratiche più importanti. Una religione praticata con quella prassi che nel Medioevo caratterizzava le streghe o malefiche: in realtà quelle migliaia di donne che alimentarono i roghi dei tempi dell’inquisizione erano il residuo delle antiche tradizioni europee prima dell’avvento del cristianesimo. wicca-1

Negli anni 50 del secolo scorso un antropologo inglese, Gardner, scoprì nel suo albero genealogico di essere discendente di una strega bruciata sul rogo nel 1640. Dopo una lunga  serie di  iniziazioni e prove che alcuni stregoni fecero fare a Gardner  egli venne finalmente inserito in una congrega e gli vennero insegnati tutti i rituali. Gardner  capì che gli ultimi stregoni avrebbero  finito la trasmissione della tradizione a causa della segretezza assoluta con cui si muovevano portando l’ antico culto pagano all’estinzione. Da qui la pubblicazione dei libri rituali da parte di Gardner, che così riattivò un grosso interesse verso questo modo di vita. I Wiccan, come si fanno chiamare oggi,  credono nella reincarnazione e nelle energie psichiche  che ciascuno di noi può attivare seguendo le regole. Il moderno wiccan pur ancora segretamente, pratica rituali con i cristalli, i fiori di bach, oppure utilizza bacchette magiche o sfere di cristallo. Si presume che dopo la divulgazione dei rituali i wiccan siano ormai parecchie migliaia fra l’America l’ Inghilterra e l’Europa.images (1)

Chi l’avrebbe mai detto che forse la vostra vicina di casa  faccia riti pagani o che sia una strega? Nel mondo del new age anche questo è possibile.

Antonio

Il ritorno della gnosi

4.0.3La gnosi è antichissima, le sue origini vanno a ricercarsi nei primi due secoli dell’era Cristiana, quando molti fra i nuovi aderenti  alla nuova fede che si era staccata dall’ebraismo proposero un modo diverso di praticare la fede rispetto a quello delle prime comunità che erano sorte nel nome del Nazareno. La gnosi ha come significato ‘conoscenza’, ma non una conoscenza appresa da tutti e da tutti condivisa, bensì un sapere esoterico cioè una cosa occulta il cui significato è comprensibile da parte dei soli iniziati.

La gnosi cristiana si formò molto precocemente ed ha fra i tanti capisaldi del suo sistema quello o di un Gesù solo uomo o un’immagine eterea che poi solo gli iniziati possono vedere o un angelo che porta la salvezza. La Chiesa Ufficiale, fin dal secondo secolo con Ireneo, Vescovo di Lione, si rese conto del grave pericolo che sette più o meno piccole potessero minare la fede biblica con dottrine a dire il vero molto fantasiose  o troppo chiuse quasi sul modello dei culti misterici romani e greci. Vinta la battaglia da parte dell’ortodossia, per quasi duemila anni non si seppe più nulla della gnosi, fino a quando alcuni Beduini in Arabia trovarono una giara di terracotta contenente i vangeli gnostici più importanti nella loro versione originale.

Si tratta in particolare  dei manoscritti di Nag Hammadi con il testo integrale del vangelo gnostico di Tommaso ed altri minori. Questo negli anni ‘50 e ‘60 portò alla conoscenza del grande pubblico questa fetta di storia del Cristianesimo che fino ad allora era stata vista dalla parte dei vincitori.

esoterismo-cristianoDopo questa sintetica premessa possiamo dire  che da almeno trent’anni in tutto il mondo occidentale si assiste, dopo l’annuncio negli anni ‘60 dell’età dell’Acquario,  ad un proliferare di dottrine esoteriche che sembravano destinate all’oblio. E’ ripreso l’interesse per le dottrine ebraiche esoteriche come la kabbalah che vedono il diffondersi di scuole quasi ovunque, per le massonerie più o meno ufficiali, la stregoneria, gli oroscopi per arrivare al proliferare di veri e propri movimenti di massa come quelli dei seguaci dell’astrologia, dell’induismo, del buddismo tibetano e più di recente  il diffondersi delle scuole dei fiori di Bach e dei cristalli. Anche lo spiritismo che adesso ha cambiato nome in ‘channeling’ era almeno un secolo che non trovava così tanta audience. Queste brevi note sono chiaramente  insufficienti a trattare la vastità e complessità del fenomeno New Age, la gnosi del terzo millennio,  ma fanno riflettere su come anche a distanza di millenni nel mondo occidentale spesso, come direbbe Giovan Battista Vico, assistiamo a corsi e ricorsi storici.

Antonio