Il dramma del genocidio nazista degli ebrei, che grazie alla istituzione della Giornata della Memoria che viene celebrata ogni anno il 27 Gennaio, data della liberazione di Aushwitz, ha in questi ultimi anni portato a conoscenza del grande pubblico molti dati ed elementi di carattere storico, memorialistico e filosofico, ha portato molte persone ad interrogarsi sul perchè di tutto questo dramma di portata indefinibile. Possibile che nella civile Europa, culla della cultura mondiale, si è verificato un fatto che per sua natura sembra quasi ascrivibile ad un massacro da orda primordiale, come direbbe Freud?
Molti sono stati i pensatori, ebrei e non, che si sono posti questi inquietanti interrogativi. Fra i tanti testi pubblicati sull’argomento, nonostante la sua brevità, è di particolare interesse il saggio del filosofo ebreo tedesco, Hans Jonas, conosciuto a livello internazionale per il suo studio sul pensiero gnostico e sul cristianesimo primitivo. Il libro che ha per titolo “Il concetto di Dio dopo Auschwitz” affronta con un taglio del tutto particolare il problema, proprio sulla base degli studi del suo autore. Jonas ricorre alla gnosi ebraica medievale e rinascimentale per cercare di dare una risposta, analizzando le dottrine della Cabala, cioè delle tradizioni esoteriche che a partire dal 1200 trovano uno spazio nel misticismo di questa particolare religione. Jonas parla nel suo saggio, in particolare della cabala di Isaac Luria, vissuto fra il 1400 ed il 1500 che concepisce la creazione dell’universo come un’esplosione primordiale da cui poi sono partite tutte le emanazioni e le luci del Creatore.
Come spiegare dunque che questo Onnipotente , che ha creato un universo non abbia potuto salvare il suo popolo, cui era stata conferita l’elezione fra le nazioni della terra?
Jonas analizza compiutamente la dottrina di Luria e scopre che dopo la rottura dei vasi, cioè la creazione, viene elaborata dal grande mistico una dottrina del tutto particolare e cioè quella delloTzimum o restringimento.
In pratica Dio secondo Luria dopo la creazione si sarebbe come ristretto e quindi ritirato dalla sfera dell’universo per abbandonare il mondo al suo corso. Per Jonas questo argomento della restrizione dell’onnipotenza, spiegherebbe il perchè di questo, per usare un ossimoro, fragoroso silenzio di Dio sulla Shoah. Vi è poi sempre nel sistema mistico sopra enunciato il concetto di Tikkun e cioè di restaurazione. In pratica se Dio si è ritirato dal mondo creato potrebbe anche intervenire in maniera trascendente per ripristinare l’ordine infranto. Jonas si rende conto nel suo lavoro di come questa spiegazione sia unica nel campo di questi studi.
Si può affermare che anche se ciò non è una soluzione a questo angoscioso problema, almeno è una consolazione pensare che Dio non è colpevole.
ANTONIO
Avevo studiato in quinta superiore una sintesi del pensiero di Jonas sulla Shoah, questa lettura è stata un’interessante approfondimento. Su questi argomenti dimostri sempre una conoscenza estremamente approfondita.